L’azione di entrare nella propria automobile e dirigersi verso un qualsiasi luogo è talmente una consuetudine radicata per la maggior parte di noi che difficilmente ci siam mai soffermati a riflettere quanta CO₂ viene emessa da questa, soprattutto se bloccati nel traffico della nostra città. Proprio le emissioni inerenti all’ambito dei trasporti sono in netto aumento, nonostante l’UE si sia prefissata di ridurle di almeno il 60% entro il 2050 (rispetto ai livelli del 1990).

 

 

Oggigiorno il trasporto, che sia stradale, ferroviario, aereo o navale, è produttore del quasi 30% delle emissioni totali di anidride carbonica nell’intera Unione Europea, e più della metà di queste derivano dal trasporto su strada.

 

 

Contro ogni previsione le auto, se a capienza completa (4, 5 persone), rientrano fra le modalità di trasporto più green: difatti, i grammi per chilometro per persona che vengono prodotti sono fra i 42 ed i 55, mentre se si è in presenza di un solo passeggero si arrivano a picchi fra i 104 ed i 158 grammi.  

 

 

[N.B.] Per effettuare il calcolo della quantità di CO2 prodotta da un’auto occorre considerare sia la CO2 emessa durante l’utilizzo, sia quella relativa alla sua produzione ed il futuro smaltimento.

 

 

I treni, contrariamente, sono i mezzi che emettono meno CO2 per persona per chilometro percorso (circa 14 grammi rispetto a tutti gli altri veicoli).

 

 

I più inquinanti, infine, rimangono gli aerei: una novantina di passeggeri circa producono 285 grammi di CO2 per chilometro cadauno.

 

 

 

 

Al netto di questi dati e alla consapevolezza che ne consegue, si sta diffondendo sempre più la curiosità e, di conseguenza, la conversione all’acquisto delle auto elettriche.

 

 

Ma queste ultime rappresentano realmente un’alternativa green alla classica auto a benzina/diesel/gas?

 

 

Come si può evincere dalle immagini in basso, prodotte dal Parlamento Europeo, sostituire tutti i veicoli attuali con auto ed autobus elettrici è una strategia fondamentale per poter fattivamente raggiungere gli obiettivi prestabiliti per il 2050.

 

 

 

 

Del resto i numeri parlano chiaro: il quantitativo di nuove immatricolazioni di mezzi di trasporto elettrici all’interno dell’UE è cresciuto in maniera costante negli ultimi anni (circa del 51 % dal 2017) anche se comunque la quota di mercato relativa alle auto elettriche è ancora “impercettibile” (circa l’1,5% dei nuovi veicoli registrati).

 

 

In merito alla produzione ed al successivo smaltimento delle automobili elettriche vi è purtroppo un impatto ambientale decisamente più importante rispetto a quello di un veicolo con un motore a combustione interna; tenendo anche conto che il livello di emissioni dei mezzi elettrici muta in base a come viene generata l’elettricità.

 

 

Ad ogni modo, anche considerando il conto del mix energetico medio in Europa, i veicoli elettrici si stanno già dimostrando più convenienti in termini di ecosostenibilità rispetto a quelli a benzina.

 

 

E ciò che può rappresentare una certezza è che la quota di elettricità proveniente da fonti rinnovabili tenderà ad aumentare sempre più da qui ad un prossimo futuro (anche grazie al solare), quindi si può fare la previsione che le auto elettriche diverranno un’alternativa sostenibile sempre più valida per l’ambiente.

 

 

Ma vediamo ulteriori dati:

 

 

Il 47% degli europei che guidano veicoli a combustione interna dichiara che il principale vantaggio di un’automobile a benzina/diesel è il fattore autonomia. Difatti, la maggioranza di coloro che non acquistano questo tipo di veicoli annovera fra i motivi principali l’eventuale “bassa autonomia di percorrenza”, assieme alla paura di non trovare abbastanza punti di ricarica e l’idea che il prezzo di acquisto sia maggiore rispetto ai veicoli classici.

 

 

Tuttavia fra tutti coloro che possiedono già un’auto elettrica (il 70% circa) ci si sente di affermare che l’autonomia di percorrenza è nettamente migliore rispetto alle aspettative.

 

 

Difatti, più di un quarto degli automobilisti europei di veicoli elettrici assicura che il tempo di ricarica (30%), l’esaurimento della carica (28%) ed il fattore costo dei veicoli elettrici (31%) siano tra i più grandi falsi miti che aleggiano attorno al settore dell’elettric automotive.

 

 

Se anche tu decidi di convertirti ai veicoli elettrici contattaci per richiedere la tua colonnina di ricarica o Wallbox ⬇️

 

 

CONTATTACI per maggiori informazioni,
richiedi la tua consulenza GRATUITA e SENZA IMPEGNO

 

 

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L’azione di entrare nella propria automobile e dirigersi verso un qualsiasi luogo è talmente una consuetudine radicata per la maggior parte di noi che difficilmente ci siam mai soffermati a riflettere quanta CO₂ viene emessa da questa, soprattutto se bloccati nel traffico della nostra città. Proprio le emissioni inerenti all’ambito dei trasporti sono in netto aumento, nonostante l’UE si sia prefissata di ridurle di almeno il 60% entro il 2050 (rispetto ai livelli del 1990).

 

 

Oggigiorno il trasporto, che sia stradale, ferroviario, aereo o navale, è produttore del quasi 30% delle emissioni totali di anidride carbonica nell’intera Unione Europea, e più della metà di queste derivano dal trasporto su strada.

 

 

Contro ogni previsione le auto, se a capienza completa (4, 5 persone), rientrano fra le modalità di trasporto più green: difatti, i grammi per chilometro per persona che vengono prodotti sono fra i 42 ed i 55, mentre se si è in presenza di un solo passeggero si arrivano a picchi fra i 104 ed i 158 grammi.  

 

 

[N.B.] Per effettuare il calcolo della quantità di CO2 prodotta da un’auto occorre considerare sia la CO2 emessa durante l’utilizzo, sia quella relativa alla sua produzione ed il futuro smaltimento.

 

 

I treni, contrariamente, sono i mezzi che emettono meno CO2 per persona per chilometro percorso (circa 14 grammi rispetto a tutti gli altri veicoli).

 

 

I più inquinanti, infine, rimangono gli aerei: una novantina di passeggeri circa producono 285 grammi di CO2 per chilometro cadauno.

 

 

 

 

Al netto di questi dati e alla consapevolezza che ne consegue, si sta diffondendo sempre più la curiosità e, di conseguenza, la conversione all’acquisto delle auto elettriche.

 

 

Ma queste ultime rappresentano realmente un’alternativa green alla classica auto a benzina/diesel/gas?

 

 

Come si può evincere dalle immagini in basso, prodotte dal Parlamento Europeo, sostituire tutti i veicoli attuali con auto ed autobus elettrici è una strategia fondamentale per poter fattivamente raggiungere gli obiettivi prestabiliti per il 2050.

 

 

 

 

Del resto i numeri parlano chiaro: il quantitativo di nuove immatricolazioni di mezzi di trasporto elettrici all’interno dell’UE è cresciuto in maniera costante negli ultimi anni (circa del 51 % dal 2017) anche se comunque la quota di mercato relativa alle auto elettriche è ancora “impercettibile” (circa l’1,5% dei nuovi veicoli registrati).

 

 

In merito alla produzione ed al successivo smaltimento delle automobili elettriche vi è purtroppo un impatto ambientale decisamente più importante rispetto a quello di un veicolo con un motore a combustione interna; tenendo anche conto che il livello di emissioni dei mezzi elettrici muta in base a come viene generata l’elettricità.

 

 

Ad ogni modo, anche considerando il conto del mix energetico medio in Europa, i veicoli elettrici si stanno già dimostrando più convenienti in termini di ecosostenibilità rispetto a quelli a benzina.

 

 

E ciò che può rappresentare una certezza è che la quota di elettricità proveniente da fonti rinnovabili tenderà ad aumentare sempre più da qui ad un prossimo futuro (anche grazie al solare), quindi si può fare la previsione che le auto elettriche diverranno un’alternativa sostenibile sempre più valida per l’ambiente.

 

 

Ma vediamo ulteriori dati:

 

 

Il 47% degli europei che guidano veicoli a combustione interna dichiara che il principale vantaggio di un’automobile a benzina/diesel è il fattore autonomia. Difatti, la maggioranza di coloro che non acquistano questo tipo di veicoli annovera fra i motivi principali l’eventuale “bassa autonomia di percorrenza”, assieme alla paura di non trovare abbastanza punti di ricarica e l’idea che il prezzo di acquisto sia maggiore rispetto ai veicoli classici.

 

 

Tuttavia fra tutti coloro che possiedono già un’auto elettrica (il 70% circa) ci si sente di affermare che l’autonomia di percorrenza è nettamente migliore rispetto alle aspettative.

 

 

Difatti, più di un quarto degli automobilisti europei di veicoli elettrici assicura che il tempo di ricarica (30%), l’esaurimento della carica (28%) ed il fattore costo dei veicoli elettrici (31%) siano tra i più grandi falsi miti che aleggiano attorno al settore dell’elettric automotive.

 

 

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